Autoricambi, l’importanza dell’ammortizzatore

Autoricambi, l’importanza dell’ammortizzatore

L’ammortizzatore è il principale elemento della sospensione, è il collegamento tra la ruota ed il telaio. I compiti principali degli ammortizzatori sono due: la riduzione delle sollecitazioni trasmesse dal movimento delle ruote su terreni non uniformi, e la limitazione del movimento del veicolo in curva o in frenata tenendo sempre i pneumatici incollati alla strada. L’ammortizzatore va a assorbire e dissipare l’energia che viene impressa o sprigionata dalla sospensione e quindi ad equilibrare il sistema fermando nel tempo l’oscillazione della massa. La taratura dell’ammortizzatore determina quindi il tempo necessario per eliminare l’oscillazione. Premessa non scontata come sembrerebbe, visto che l’automobilista medio sa poco o nulla su questo importante componente, e nei normali programmi di manutenzione la considerazione degli ammortizzatori è scarsa o inesistente.

Quanto dura un ammortizzatore?

L’Istituto internazionale di ricerca GiPA (Groupement inter Professionel de l’Automobile), specializzato nel settore automotive, ha condotto studi sulla durata degli ammortizzatori, concludendo che garantiscono 60-80.000 chilometri di percorrenza. E che i pericoli si manifestano oltre questo limite. Il margine di tolleranza dipende da molti fattori, come la qualità delle strade e lo stile di guida. Strade sterrate o con molte buche, così come uno stile di guida scattoso e poco incline a fare attenzione a dossi e cunette, riducono notevolmente l’aspettativa di vita degli ammortizzatori. Per questo devono essere controllati ogni 20.000 chilometri.

Sostituzione

Gli ammortizzatori vanno sostituiti in coppia sullo stesso asse Si raccomanda di sostituire, oltre all’ammortizzatore, anche i kit di protezione che possono perdere le loro proprietà elastiche.

 

Fonte: http://www.inforicambi.it